UN 25 APRILE CONTRO
FASCISMO,
RAZZISMO E GUERRA:
E CONTRO IL CAPITALISMO CHE LI GENERA
RAZZISMO E GUERRA:
E CONTRO IL CAPITALISMO CHE LI GENERA
Nessuna concordia tra
sfruttati e sfruttatori!
Da anni cercano di trasformare il 25 aprile in una celebrazione di "unità nazionale" e concordia tra le classi. Il PdAC vuole invece ricordare la Resistenza come battaglia dei lavoratori per sottrarre il Paese alla barbarie di fascismo e guerra in cui lo avevano precipitato le classi dominanti.
Da anni cercano di trasformare il 25 aprile in una celebrazione di "unità nazionale" e concordia tra le classi. Il PdAC vuole invece ricordare la Resistenza come battaglia dei lavoratori per sottrarre il Paese alla barbarie di fascismo e guerra in cui lo avevano precipitato le classi dominanti.

Ricordiamo una guerra civile combattuta dai
lavoratori contro una dittatura voluta e finanziata dai padroni e benedetta
dalla Chiesa. Il primo scopo del fascismo fu distruggere le organizzazioni del
movimento operaio per impedire che le lotte operaie e contadine si
trasformassero in rivoluzione socialista. Se la Resistenza non si trasformò in
rivoluzione socialista è solo a causa del tradimento delle direzioni staliniste
che incanalarono quella forza di massa che ripulì l'Italia dal fascismo nella
ricostruzione di uno Stato liberale, riconsegnato da Togliatti nelle mani dei
padroni. Uno Stato che in questi anni, alternandosi i governi di centrosinistra
e di centrodestra, ha continuato a gestire politiche di sfruttamento dei
lavoratori.
Contro fascisti e
razzisti leghisti!
L'antifascismo non può essere relegato a pura memorialistica. L'antifascismo va praticato oggi contro le politiche razziste (espulsioni, lager per immigrati, super-sfruttamento) applicate prima dal governo Prodi-Ferrero e ora da quello Berlusconi-Bossi-Fini. L'antifascismo non è battaglia di un sol giorno: va praticato tutti i giorni contro le ronde razziste della Lega, contro le organizzazioni fasciste che cercano di aprire sedi in ogni città. Bande che aggrediscono i giovani e i militanti di sinistra e che domani potrebbero essere scatenate contro gli operai, come tante volte è successo nella storia d'Italia insanguinata da stragi volute dai padroni e realizzate dallo Stato e dalla manovalanza fascista contro la crescita delle lotte dei lavoratori.
L'antifascismo non può essere relegato a pura memorialistica. L'antifascismo va praticato oggi contro le politiche razziste (espulsioni, lager per immigrati, super-sfruttamento) applicate prima dal governo Prodi-Ferrero e ora da quello Berlusconi-Bossi-Fini. L'antifascismo non è battaglia di un sol giorno: va praticato tutti i giorni contro le ronde razziste della Lega, contro le organizzazioni fasciste che cercano di aprire sedi in ogni città. Bande che aggrediscono i giovani e i militanti di sinistra e che domani potrebbero essere scatenate contro gli operai, come tante volte è successo nella storia d'Italia insanguinata da stragi volute dai padroni e realizzate dallo Stato e dalla manovalanza fascista contro la crescita delle lotte dei lavoratori.
Rilanciare le lotte,
costruire un partito comunista di lotta!
Oggi come ieri, i governi padronali dissanguano gli operai, finanziano guerre, scaricano la crisi del capitalismo sui lavoratori del nostro Paese e dei Paesi che aggrediscono con le loro truppe di rapina coloniale (come in Afghanistan). Licenziamenti, disoccupazione, razzismo e fascismo: ecco cosa il capitalismo può garantire all'umanità.
La sinistra governista (Prc, Federazione della sinistra, Sel), che fingeva di poter governare diversamente questo sistema e i cui dirigenti (da Ferrero a Vendola) ancora ambiscono a tornare nei governi e nelle giunte col Pd, è in crisi. Le sue proposte appaiono sempre meno credibili. Non è nei governi del capitalismo che si risolveranno i problemi dei lavoratori. Solo dalla lotta di massa potrà venire la risposta, costruendo i rapporti di forza per imporre una soluzione operaia contro il capitalismo e i suoi governi, cioè un governo dei lavoratori. Affinché le lotte siano vincenti è necessario costruire quel partito comunista di massa che ancora non c'è. E' questo il progetto in cui sono impegnati i militanti del Pdac, anche in questo 25 aprile.
Oggi come ieri, i governi padronali dissanguano gli operai, finanziano guerre, scaricano la crisi del capitalismo sui lavoratori del nostro Paese e dei Paesi che aggrediscono con le loro truppe di rapina coloniale (come in Afghanistan). Licenziamenti, disoccupazione, razzismo e fascismo: ecco cosa il capitalismo può garantire all'umanità.
La sinistra governista (Prc, Federazione della sinistra, Sel), che fingeva di poter governare diversamente questo sistema e i cui dirigenti (da Ferrero a Vendola) ancora ambiscono a tornare nei governi e nelle giunte col Pd, è in crisi. Le sue proposte appaiono sempre meno credibili. Non è nei governi del capitalismo che si risolveranno i problemi dei lavoratori. Solo dalla lotta di massa potrà venire la risposta, costruendo i rapporti di forza per imporre una soluzione operaia contro il capitalismo e i suoi governi, cioè un governo dei lavoratori. Affinché le lotte siano vincenti è necessario costruire quel partito comunista di massa che ancora non c'è. E' questo il progetto in cui sono impegnati i militanti del Pdac, anche in questo 25 aprile.
VIA TUTTI I
GOVERNI RAZZISTI,DI RAPINA E DI GUERRA!
PER UN GOVERNO DEI LAVORATORI!
PER UN GOVERNO DEI LAVORATORI!