Parte la
campagna di tesseramento 2014
Mi iscrivo ad Alternativa Comunista perché...
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1. Perché il
capitalismo non ha nulla da offrire all'umanità: solo una crisi
sempre più profonda, guerre, miseria, politiche razziste, distruzione
dell'ambiente, discriminazione sessuale. Cassa integrazione, licenziamenti,
disoccupazione, precarietà: sono parte essenziale di questo sistema economico.
Eppure già oggi un diverso sistema sociale, basato su un'economia pianificata in
base alle esigenze della stragrande maggioranza dell'umanità, consentirebbe di
eliminare su scala internazionale la fame e la disoccupazione e di liberare
milioni di uomini dalla schiavitù del lavoro salariato. Ma questo
significherebbe, per capitalisti e banchieri, per un pugno di famiglie, perdere
i profitti miliardari: per questo vogliono scaricare sulle spalle dei lavoratori
e dei giovani i costi della loro crisi, per questo continuano a essere
terrorizzati dal comunismo.
2. Perché i
governi borghesi, di centrosinistra, centrodestra o "di larghe intese", non
rappresentano gli interessi dei lavoratori. Oggi il governo
Letta sta sferrando uno dei più pesanti attacchi ai diritti dei lavoratori che
la storia del dopoguerra ricordi: prosegue nello smantellamento e nella
privatizzazione dei servizi pubblici, Scuola e Sanità, Trasporti iniziato dai
precedenti governi Monti, Berlusconi e Prodi. Aumento delle tasse dirette e
indirette su salari e pensioni, aumento dell'Iva, tasse sui carburanti, blocco
degli aumenti salariali per milioni di dipendenti pubblici. Mentre crescono in
maniera esponenziale licenziamenti, chiusure di fabbriche, ricorso alla cassa
integrazione e si negano i diritti più elementari dei lavoratori anche sui
luoghi di lavoro (vedi il "patto di rappresentanza" siglato dalle burocrazie
sindacali con Confindustria, per garantire la "pace sociale" di fronte
all'attacco padronale).
3. Perché solo
un governo dei lavoratori può costruire un'economia diversa, in grado di
garantire a tutti una vita degna. Oggi restano solo due strade:
o lasciare che il capitalismo trascini l'umanità in una crisi ancora più
brutale, o l'assunzione da parte dei lavoratori della direzione della società,
espropriando gli espropriatori. Ai capitalisti - qualche centinaio di famiglie
in tutto il mondo - conviene intraprendere la prima strada; per la maggioranza
dell'umanità significherebbe il disastro. E' per questo che è necessario e
urgente che i lavoratori si organizzino sulla base di un programma di
indipendenza di classe dalla borghesia e dai suoi governi, per attuare un piano
operaio contro la crisi: rifiutando di pagare il debito di banchieri e
capitalisti; imponendo la scala mobile dei salari e delle ore lavorative e
l'assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori precari; abolendo tutte
le leggi razziste e praticando l'unità nelle lotte tra lavoratori nativi e
immigrati; occupando le fabbriche che chiudono e licenziano; espropriando sotto
controllo dei lavoratori le grandi industrie e le banche; creando un'unica banca
di Stato al servizio dei lavoratori. Il primo passo in questa direzione dovrebbe
essere la costruzione di un grande sciopero generale prolungato che fermi
l'attacco del governo. L'esatto contrario degli scioperi di poche ore,
frammentati, voluti dalle burocrazie sindacali, Cgil in testa.
Un simile programma può essere imposto solo da un governo dei lavoratori, che dia agli sfruttati di oggi il controllo della società, che costruisca un'economia più razionale, volta alla soddisfazione dei bisogni sociali e non più basata sul profitto di pochi. Un'economia socialista.
Un simile programma può essere imposto solo da un governo dei lavoratori, che dia agli sfruttati di oggi il controllo della società, che costruisca un'economia più razionale, volta alla soddisfazione dei bisogni sociali e non più basata sul profitto di pochi. Un'economia socialista.
4. Perché una
prospettiva di autonomia di classe del mondo del lavoro dalla borghesia e dai
suoi governi richiede la costruzione di un'altra sinistra, rivoluzionaria, di un
partito comunista. Questo è il progetto in cui sono impegnati i
militanti di Alternativa Comunista. Disponibili all'unità d'azione nelle lotte
con le altre forze di sinistra ma consapevoli della subalternità della Sel di
Vendola e dei dirigenti di quanto rimane di Rifondazione Comunista (distrutta
appunto da anni di collaborazione di governo con la borghesia) alla
governabilità borghese. Una subalternità che si manifesta, oggi, nell'assenza di
una reale opposizione, da parte di queste forze, al governo Letta, funzionale a
ricucire, domani, un'alleanza di governo con quello stesso Pd e con quella
borghesia che oggi sostengono, insieme al centrodestra, il governo "delle larghe
intese".
5. Perché è necessario costruire un partito comunista internazionalista e internazionale: che non si limiti cioè ad avere qualche relazione diplomatica con altri partiti o a simpatizzare per le lotte che si stanno sviluppando in tutto il mondo (dall'Egitto alla Siria, dalla Grecia al Brasile) ma che cerchi di unificare queste lotte, di organizzarle su scala internazionale, costruendo una Internazionale basata su un programma rivoluzionario, la Quarta Internazionale.
Cosa è il
Pdac
Il Pdac non ha la pretesa di essere, già oggi, quel partito rivoluzionario che serve urgentemente ai lavoratori. E' necessario un lavoro paziente di costruzione, di radicamento, che però va iniziato oggi, cogliendo le potenzialità della nuova fase di ascesa delle lotte che si è aperta nel mondo.
Serve un partito che si radichi tra le masse, che elevi la coscienza dei lavoratori politicamente attivi fino alla comprensione della necessità di abbattere questo sistema economico e sociale, che stia in ogni lotta e in ogni mobilitazione per svilupparla in una prospettiva rivoluzionaria.
Il Pdac è un partito in cui si discute democraticamente; in cui sono i militanti a definire la linea, a elaborare collettivamente le pubblicazioni (sito web, giornale, rivista teorica). E' un partito in cui i militanti si formano al marxismo nei seminari, sempre coniugando lo studio con la concreta attività nelle lotte e nelle piazze. E' un partito in cui i giovani (la parte più numerosa) dispongono di un loro ambito di elaborazione e di intervento (i Giovani del Pdac).
Il Pdac è soprattutto l'unico tra i partiti e le organizzazioni della sinistra a fare parte di una Internazionale viva e realmente presente in decine di Paesi nei diversi continenti: la Lega Internazionale dei Lavoratori-Quarta Internazionale, la più estesa e dinamica tra le organizzazioni che si richiamano al trotskismo, cioè al marxismo odierno. L'Internazionale che sta svolgendo un ruolo di primo piano in tutti i processi di lotta più avanzati nel mondo: dalla Spagna alla Turchia, dal Portogallo all'intervento attivo nelle rivoluzioni di Egitto e Siria, al ruolo dirigente della nostra sezione brasiliana (il Pstu) nell'ascesa delle lotte in Brasile.
Il Pdac non ha la pretesa di essere, già oggi, quel partito rivoluzionario che serve urgentemente ai lavoratori. E' necessario un lavoro paziente di costruzione, di radicamento, che però va iniziato oggi, cogliendo le potenzialità della nuova fase di ascesa delle lotte che si è aperta nel mondo.
Serve un partito che si radichi tra le masse, che elevi la coscienza dei lavoratori politicamente attivi fino alla comprensione della necessità di abbattere questo sistema economico e sociale, che stia in ogni lotta e in ogni mobilitazione per svilupparla in una prospettiva rivoluzionaria.
Il Pdac è un partito in cui si discute democraticamente; in cui sono i militanti a definire la linea, a elaborare collettivamente le pubblicazioni (sito web, giornale, rivista teorica). E' un partito in cui i militanti si formano al marxismo nei seminari, sempre coniugando lo studio con la concreta attività nelle lotte e nelle piazze. E' un partito in cui i giovani (la parte più numerosa) dispongono di un loro ambito di elaborazione e di intervento (i Giovani del Pdac).
Il Pdac è soprattutto l'unico tra i partiti e le organizzazioni della sinistra a fare parte di una Internazionale viva e realmente presente in decine di Paesi nei diversi continenti: la Lega Internazionale dei Lavoratori-Quarta Internazionale, la più estesa e dinamica tra le organizzazioni che si richiamano al trotskismo, cioè al marxismo odierno. L'Internazionale che sta svolgendo un ruolo di primo piano in tutti i processi di lotta più avanzati nel mondo: dalla Spagna alla Turchia, dal Portogallo all'intervento attivo nelle rivoluzioni di Egitto e Siria, al ruolo dirigente della nostra sezione brasiliana (il Pstu) nell'ascesa delle lotte in Brasile.

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1) condivisione del programma fondamentale;
2) sostegno militante all'attività
del partito;
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militante Pdac, Giovani di Alternativa Comunista, simpatizzante