Giovani del Pdac
Un blog e un
periodico
per una
struttura che cresce
di Adriano Lotito
(*)

Un anno fa le rivoluzioni in Nord Africa e
in Medio Oriente, e i successivi moti di Indignados in mezzo mondo, davano una
scossa all’ordine di cose esistente, facendo tremare gli interessi delle grandi
multinazionali, buttando giù regimi dittatoriali decennali, costruendo un
barlume di speranza per un futuro diverso, per un “altro mondo possibile”, per
un superamento del sistema capitalistico in crisi strutturale. Queste
rivoluzioni sono state rese possibili dallo slancio rivoluzionario delle masse
innanzitutto e dalla loro presenza fisica nelle piazze, al di là di chi ha
mitizzato inesistenti "rivoluzioni di twitter". Certo è, tuttavia, che gli
strumenti di comunicazione che i giovani, studenti e
lavoratori, hanno utilizzato per bypassare la censura mediatica dei grandi mezzi
di informazione (in mano ai padroni, come sempre) e per organizzarsi hanno avuto
un ruolo importante. Ma questa non è una grande novità: non era Lenin (un secolo
prima di internet) a parlare del giornale dei comunisti, cioè di
uno mezzo di comunicazione, come di uno strumento di
organizzazione?
E' così che noi Giovani di Alternativa Comunista, una struttura nata pochi mesi fa dalla constatazione che una parte significativa dei nuovi militanti del Pdac sono giovani e giovanissimi, ci siamo dotati prima di un foglio periodico, diffuso insieme al giornale del partito, Progetto Comunista. E ora, non ignorando le grandi potenzialità comunicative che riserva il web, abbiamo lanciato un nuovo blog, uno strumento che non vuole essere fine a sé stesso (come le chiacchiere vendoliane a proposito di un ipotetico nuovo “vocabolario della sinistra”) ma che rappresenta una realtà mediatica di eccezione, dietro alla quale ci sono lotte reali, azioni e programmi concreti, giovani lavoratori e studenti in carne ed ossa che si vedono il futuro negato e che per questo lottano quotidianamente per abbattere un sistema, quello capitalistico, che è giunto al capolinea e che non può assicurare nemmeno più le briciole agli strati disagiati della società (in costante aumento).
E' così che noi Giovani di Alternativa Comunista, una struttura nata pochi mesi fa dalla constatazione che una parte significativa dei nuovi militanti del Pdac sono giovani e giovanissimi, ci siamo dotati prima di un foglio periodico, diffuso insieme al giornale del partito, Progetto Comunista. E ora, non ignorando le grandi potenzialità comunicative che riserva il web, abbiamo lanciato un nuovo blog, uno strumento che non vuole essere fine a sé stesso (come le chiacchiere vendoliane a proposito di un ipotetico nuovo “vocabolario della sinistra”) ma che rappresenta una realtà mediatica di eccezione, dietro alla quale ci sono lotte reali, azioni e programmi concreti, giovani lavoratori e studenti in carne ed ossa che si vedono il futuro negato e che per questo lottano quotidianamente per abbattere un sistema, quello capitalistico, che è giunto al capolinea e che non può assicurare nemmeno più le briciole agli strati disagiati della società (in costante aumento).
Questo nuovo blog è interamente gestito da
compagni giovanissimi, il materiale pubblicato è frutto unicamente delle loro
mani (e della loro mente giovane e incorruttibile) e vi si possono trovare, già
da ora, articoli sulla situazione nazionale e internazionale, sui temi più caldi
all’ordine del giorno della lotta di classe: dalla lotta dei No-Tav, alla
coraggiosa opposizione con cui i lavoratori greci hanno risposto alle misure
della Troika, passando per uno studio breve ma approfondito del precariato di
oggi.
Ma il blog dei Giovani del Pdac non è solo questo: è anche arte, cinema, poesia e naturalmente… rivoluzione. Se l’avanguardia politica è lo strumento per il rovesciamento del sistema attuale, l’avanguardia artistica le è speculare, preparando culturalmente il terreno e attaccando i pilastri ideologici su cui si regge l’egemonia borghese. Ecco perché tanto spazio abbiamo deciso di riservarlo all’analisi di alcuni film e, più in generale, di alcune opere artistiche che consideriamo controcorrente rispetto ai prodotti standard di cui ci nutre oggi il mercato della cultura dominante. Dall’eroica rivoluzione algerina ritratta nel celebre film di Pontecorvo, al cinema di denuncia sociale degli anni Settanta, e per concludere, anche nostri racconti, scritti da giovani compagni talentuosi con la penna. Altro che il fastidioso intellettualismo con cui si sciacqua la bocca gran parte della sinistra cosiddetta radicale, quella cheha per maestro” Saviano...
Il fil rouge che lega i vari articoli e racconti presenti sul blog è uno solo e costituisce la base della nostra azione politica: la necessità di costruire un’avanguardia, di giovani e lavoratori, che possa dirigere le masse in lotta per abbattere il capitalismo. Questo è il fulcro di tutto l’insegnamento di Marx, Lenin e Trotsky: costruire uno strumento politico e organizzativo indipendente dal padronato e dai suoi governi e determinato nel portare avanti le rivendicazioni nell’interesse delle classi sfruttate, costruire quel partito rivoluzionario che oggi manca ma che serve urgentemente per portare a buon fine tutte le lotte sbocciate in questi anni (dalle rivoluzioni arabe ai movimenti Occupy).
Ma il blog dei Giovani del Pdac non è solo questo: è anche arte, cinema, poesia e naturalmente… rivoluzione. Se l’avanguardia politica è lo strumento per il rovesciamento del sistema attuale, l’avanguardia artistica le è speculare, preparando culturalmente il terreno e attaccando i pilastri ideologici su cui si regge l’egemonia borghese. Ecco perché tanto spazio abbiamo deciso di riservarlo all’analisi di alcuni film e, più in generale, di alcune opere artistiche che consideriamo controcorrente rispetto ai prodotti standard di cui ci nutre oggi il mercato della cultura dominante. Dall’eroica rivoluzione algerina ritratta nel celebre film di Pontecorvo, al cinema di denuncia sociale degli anni Settanta, e per concludere, anche nostri racconti, scritti da giovani compagni talentuosi con la penna. Altro che il fastidioso intellettualismo con cui si sciacqua la bocca gran parte della sinistra cosiddetta radicale, quella cheha per maestro” Saviano...
Il fil rouge che lega i vari articoli e racconti presenti sul blog è uno solo e costituisce la base della nostra azione politica: la necessità di costruire un’avanguardia, di giovani e lavoratori, che possa dirigere le masse in lotta per abbattere il capitalismo. Questo è il fulcro di tutto l’insegnamento di Marx, Lenin e Trotsky: costruire uno strumento politico e organizzativo indipendente dal padronato e dai suoi governi e determinato nel portare avanti le rivendicazioni nell’interesse delle classi sfruttate, costruire quel partito rivoluzionario che oggi manca ma che serve urgentemente per portare a buon fine tutte le lotte sbocciate in questi anni (dalle rivoluzioni arabe ai movimenti Occupy).
La costruzione dei Giovani di Alternativa
Comunista è un piccola tappa verso la costruzione di questo partito, un’impresa
nella quale siamo impegnati con tanti compagni e compagne, nativi e immigrati,
in Italia e internazionalmente, a partire dal lavoro dei giovani di tutte le
sezioni europee della Lega Internazionale dei Lavoratori - Quarta
Internazionale, dalla Spagna al Belgio, dal Portogallo alla Russia.
Il blog dei Giovani, così come il foglio periodico, saranno un osservatorio aggiornato su tutti i principali fronti di lotta anticapitalista nel mondo, ma anche un punto di incontro, un’occasione per aggregare ragazzi e ragazze che vogliono cambiare il mondo, cioè che vogliono fare la rivoluzione ("la Rivoluzione si può fare!", è il motto che campeggia sulla testata del blog), e che non si sentono quindi rappresentati dai partiti della sinistra riformista (da Rifondazione a Sel), interessati solo a come entrare nel prossimo governo borghese.
Il blog dei Giovani, così come il foglio periodico, saranno un osservatorio aggiornato su tutti i principali fronti di lotta anticapitalista nel mondo, ma anche un punto di incontro, un’occasione per aggregare ragazzi e ragazze che vogliono cambiare il mondo, cioè che vogliono fare la rivoluzione ("la Rivoluzione si può fare!", è il motto che campeggia sulla testata del blog), e che non si sentono quindi rappresentati dai partiti della sinistra riformista (da Rifondazione a Sel), interessati solo a come entrare nel prossimo governo borghese.
A tutti i giovani compagni e compagne in
cerca di un'organizzazione da costruire insieme, i Giovani del Pdac offrono una
opportunità di lottare veramente e concretamente, nelle
piazze, nelle scuole, nei luoghi di lavoro, per il proprio futuro, senza
compromessi e senza altri fini che non siano quelli di costruire un mondo
diverso, perché, come diceva Trotsky, "la vita è bella" ed è compito dei giovani
liberarla da ogni sfruttamento e bruttura.
Ah, e per chi volesse dare un'occhiata, il
blog è qui http://giovanidialternativacomunista.wordpress.com/
(*) resp. Giovani di
Alternativa Comunista