1980 – 2024: Valerio vive nelle nostre lotte
Comunicato del Pdac di Roma
Il comunicato della sezione romana del Partito di Alternativa Comunista per la manifestazione in ricordo di Valerio Verbano.
Sono passati quarantaquattro anni dal feroce assassinio di Valerio Verbano, lo studente diciottenne ucciso da un commando fascista davanti ai genitori, Carla e Sardo, precedentemente legati e imbavagliati. Nonostante da quel lontano 22 febbraio del 1980 non si sia mai voluto trovare una «verità giudiziaria», esiste una verità storica e politica che è chiara ai tanti compagni e compagne della città di Roma: Valerio è stato ucciso dai fascisti!
Valerio è stato ucciso perché era un compagno antifascista dell’Autonomia operaia che stava dedicando gran parte della sua militanza a studiare, analizzare e combattere il fascismo e in particolar modo le attività reazionarie delle organizzazioni neofasciste di quegli anni, Nar e Terza posizione.
Valerio, nei fatti, stava portando alla luce la natura e il ruolo del fascismo e delle sue strutture, da sempre al servizio del capitale e dei suoi governi, così come delle organizzazioni criminali, al solo fine di distruggere ogni forma di organismo di classe che fosse sindacale o di movimento.
Anche quest’anno Valerio sarà ricordato per le vie di Roma anche dal movimento studentesco, che continua a portare avanti una dura lotta sia contro le politiche padronali di tutti i governi borghesi (tra cui quello in carica della Meloni), sia contro la scuola del «merito» del Ministro Valditara che, attraverso la sua riforma e la repressione contro chi protesta, vuole peggiorare l’alternanza scuola-lavoro di renziana memoria avallando le richieste di Confindustria, alla ricerca di manodopera gratuita: ragazzi e ragazze da «formare» fin da subito allo sfruttamento, alle logiche della precarietà, alla morte sui luoghi di lavoro, per garantire i profitti di pochi miliardari.
In questo 22 febbraio, il ricordo di Valerio sarà tenuto vivo anche dai tanti movimenti antifascisti e da lavoratori e lavoratrici in lotta contro le politiche padronali del governo Meloni, ma soprattutto dal movimento di solidarietà creatosi a sostegno dell'eroica Resistenza palestinese che sta lottando contro 75 anni di pulizia etnica da parte dello Stato artificiale, razzista e sionista di Israele e contro il genocidio messo in atto nella striscia di Gaza come rappresaglia al legittimo atto di Resistenza del 7 ottobre.
Dopo quarantaquattro anni, la Roma antagonista, antifascista, antirazzista, partigiana e rivoluzionaria è pronta di nuovo a scendere in piazza in memoria di Valerio perché, come sempre viene ricordato, le sue idee non moriranno mai e con esse vivrà sempre la sua memoria.
In ricordo di Valerio e contro la violenza fascista e il rigurgito riemerso nelle sue commemorazioni annuali, sostenute dai precedenti governi e ora dalla propaganda razzista e reazionaria dell'asse Meloni/Salvini, l’unica soluzione è organizzare quanto prima l’autodifesa di classe contro gli attacchi razzisti e fascisti che da troppi anni spargono sangue tra i compagni e le compagne, ponendoci come obiettivo la costruzione di un ampio fronte di lotta sociale e sindacale, fino all’abbattimento di questo sistema barbaro.