Partito di Alternativa Comunista

Primo maggio in Ucraina

Primo maggio in Ucraina:

un esempio di solidarietà internazionale della classe operaria

 

 

 

di Fabio Bosco

 

 

Il Primo maggio circa 60 attivisti di sindacati e movimenti sociali, insieme con militanti di sinistra, si sono riuniti a L’viv (Leopoli, Ucraina) per la «Conferenza internazionale sulla guerra», per discutere i suoi effetti nella classe lavoratrice ucraina e la necessaria solidarietà operaia internazionale per rafforzare la resistenza ucraina contro l’aggressione militare guidata dal presidente russo Vladimir Putin.
Il luogo non poteva essere più adeguato: l’Ucraina è al centro della lotta di classe internazionale e la resistenza contro l’aggressione militare russa è interesse della classe operaia internazionale, così come delle masse popolari oppresse che lottano per la loro emancipazione nazionale.
La conferenza si è tenuta nel palazzo municipale della cultura Hnat Chotkevyč di L’viv, una struttura costruita da lavoratori e lavoratrici di diverse nazionalità nel 1934 per le attività sindacali, politiche e culturali dei lavoratori. L’edificio è stato luogo di un importante congresso antifascista nel 1936, con rappresentanti di Ucraina, Polonia e Bielorussia. Il palazzo è situato nella stessa zona in cui l’occupazione nazista impose la creazione di un ghetto per incarcerare e distruggere la popolazione di origine ebraica durante la Seconda guerra mondiale (1).
La delegazione internazionale era composta da sindacalisti di Ozz Inicjatywa Pracownicza della Polonia, della Csp-Conlutas del Brasile, dell’Union Syndicale Solidaires di Francia, di Adl Cobas d’Italia, di Geguzes 1 - osios profesiné sajunga (G1ps) di Lituania, oltre a due membri dell’organizzazione socialista Rcit.
Questa delegazione è stata accolta da circa 40 attivisti ucraini, inclusi sindacalisti del sindacato di minatori e metalmeccanici di Kryvyj Rih, lavoratori edili e ferrovieri di L’viv, dall’organizzazione di donne Femminist workshop, dall’organizzazione per i diritti dei rifugiati Work safe, oltre all’organizzazione di sinistra Socyal’nyj Ruch che ha organizzato l’iniziativa.

 

Gli orrori della guerra

La conferenza ha trattato diversi aspetti della guerra. Uno è stato la partecipazione della classe lavoratrice nella resistenza armata. Attivisti sindacali di Kryvyj Rih hanno dato un’informativa dal vivo in videoconferenza sull’auto-organizzazione operaia armata in uno dei principali centri industriali del Paese, che si trova a 60 km dal fronte militare. Un altro racconto commovente è stato quello di un giovane attivista ucraino, membro dell’organizzazione di sinistra Socyal’nyj Ruch, che è arruolato nell’esercito e che ha inviato un messaggio di solidarietà internazionale – operaia e socialista – in uniforme e con un’arma in mano.
Un’altra faccia della guerra è la situazione nelle aree sotto occupazione militare russa o al fronte. Un sindacalista ferroviere ha descritto la drammatica situazione della regione attorno a Cherson, dove la popolazione, specialmente nelle piccole città dei dintorni, non ha accesso regolare ad alcuni alimenti, alle medicine e alle cure mediche, ed è vittima di estorsioni ai check point dell’esercito nemico. Un attivista volontario e un’infermiera in collegamento da Kyïv [Kiev] hanno descritto la situazione negli ospedali e nei centri di cura per persone con malattie mentali o necessità particolari nella capitale, dove ai bombardamenti si aggiunge la mancanza di lavoratori della sanità e assistenti sociali, così come di rifornimenti, costituendo così uno scenario devastante.
Un altro aspetto è la situazione della popolazione nelle zone più lontane dal fronte militare, come è il caso di L’viv e della maggior parte del Paese. Gli effetti della guerra sono drammatici anche qui. Una delle relazioni ha trattato gli effetti sulla salute mentale della popolazione, parte della quale soffre di depressione e di sentimenti di colpa per essere viva mentre migliaia di connazionali perdono la vita. Un'altra informativa ha parlato della situazione delle donne, sulle quali ricade la responsabilità del sostentamento delle famiglie.
C’è anche la situazione dei rifugiati e delle rifugiate, che si trovano sia all’interno del Paese che nei Paesi confinanti: ci sono centinaia di denunce di tratta di persone, per svolgere lavori precari o per prostituzione.
Contrariamente agli sforzi della classe operaia per resistere all’aggressione militare russa il parlamento ucraino, sotto l’egemonia dei partiti liberali borghesi, ha votato una flessibilizzazione generale dei diritti del lavoro durante la guerra, che viene usata in particolare dalle grandi aziende nelle aree lontane dal fronte militare per sospendere il pagamento regolare dei salari e i diritti lavorativi. Questa decisione, avallata dal governo Zelensky, indebolisce la resistenza e costituisce un ulteriore aspetto antioperaio di questa guerra.
Un altro tema molto importante è stato il lancio della campagna per la cancellazione del debito estero dell’Ucraina. Questo debito, oltre ad essere illegittimo, si è moltiplicato con l’inizio dell’aggressione russa del 24 febbraio. Nonostante questa campagna, le potenze imperialiste e le banche internazionali mantengono il silenzio sulla possibilità di cancellare questo debito ingiusto.
Infine, è stata ricordata la solidarietà con i sindacalisti bielorussi del sindacato dei lavoratori dell’industria di radio e componenti elettronici: questi sindacalisti sono in prigione per «estremismo», per aver condannato apertamente l’aggressione militare contro l’Ucraina.

 

Convoglio di aiuti operai all’Ucraina

Questa conferenza internazionale è terminata con l’arrivo del convoglio di aiuti operai all’Ucraina. Il convoglio è stato promosso da organizzazioni della Rete sindacale internazionale di solidarietà e di lotta, per esprimere la solidarietà della classe operaia internazionale con la classe operaia ucraina.
A partire da una lista di beni di emergenza stilata dai sindacalisti ucraini, sono stati consegnati 800 kg di medicamenti, kit di primo soccorso, alimenti secchi, alimenti pronti per neonati, batterie e generatori di energia per il sindacato indipendente dei minatori di Kryvyj Rih (2).

 

La partecipazione della Lit-Quarta Internazionale

La Lega internazionale dei lavoratori – Quarta Internazionale (Lit-Qi) è orgogliosa di essere schierata senza titubanze nel campo militare della resistenza ucraina contro l’aggressione russa. Davanti alla maggioranza delle organizzazioni di sinistra, che oscillano tra l’appoggio all’aggressione militare, la neutralità e il pacifismo, la Lit-Qi appoggia la resistenza ucraina, così come il suo diritto all’autodifesa armata, anche usando armi provenienti dai Paesi imperialisti. Non riponiamo nessuna fiducia nel governo di Zelenky che, come rappresentante degli interessi dell’oligarchia ucraina, avvalla una controriforma del lavoro che indebolisce la resistenza all’aggressione russa. Sosteniamo anche lo scioglimento della Nato, del Csto e di tutti i patti militari utilizzati per mantenere l’ordine capitalista internazionale.(3)
Promuoviamo la raccolta di fondi per il sindacato indipendente dei minatori di Kryvyj Rih e abbiamo partecipato alle manifestazioni del Primo Maggio in vari Paesi portando la parola d’ordine dell’appoggio incondizionato alla resistenza ucraina.
I nostri attivisti hanno fatto parte della delegazione brasiliana della Csp-Conlutas che, insieme con altre organizzazioni della Rete sindacale internazionale, hanno promosso il convoglio di aiuti operai all’Ucraina, e che ha partecipato alla conferenza internazionale a L’viv il Primo Maggio, concretizzando l’unità della classe operaia internazionale.
I militanti della Lit-CI avevano già avuto un’esperienza simile durante la guerra in Bosnia (1992-1995), quando parteciparono alla campagna internazionale di aiuti operai alla Bosnia che organizzò 12 convogli di aiuti umanitari, consegnati al sindacato dei minatori di Tuzla.(4)
Continueremo ad aiutare, nella misura delle nostre forze, la resistenza ucraina fino alla vittoria, e lo sviluppo futuro della resistenza in altri Paesi, in particolare in Russia, nei Paesi vicini e nei Paesi oppressi.

 

NOTE

1) https://ukrainer.net/hnat-khotkevych-palace/

2) http://cspconlutas.org.br/2022/05/csp-conlutas-comboio-vai-a-ucrania/

3) https://litci.org/pt/porque-devemos-apoiar-a-resistencia-ucraniana/

4) https://litci.org/es/un-breve-esbozo-de-la-historia-de-la-lit-ci-2/

 

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