25 ottobre:
Sciopero dei sindacati di base
Venerdì 25
ottobre alcuni sindacati di base tra cui Cub, Sgb, Si.Cobas e Usi-Cit hanno
proclamato uno sciopero generale nazionale di 24 ore contro le politiche di
austerità che in questi decenni hanno portato all'impoverimento drastico delle
masse popolari e all’arricchimento scandaloso dei capitalisti. La nuova Legge
di Bilancio conferma questo quadro: nessun cambio di rotta, con ulteriori
finanziamenti alle imprese e poche briciole per lavoratori. Anche il recente
Decreto sul clima, recentemente approvato dal governo, è una vera e propria presa
in giro: col pretesto di promuovere una “Green Economy”, si elargiscono regali
- nella forma di “incentivi all’acquisto”, cioè finanziamenti indiretti - alle
grandi industrie (come quella automobilistica, Fca ex-Fiat in testa) che sono
le principali responsabili del disastro ambientale in corso!
Il 25
ottobre incroceranno le braccia i lavoratori di alcuni settori centrali dell’economia
del nostro Paese, tra cui i trasporti (in particolare i lavoratori di
Alitalia), la logistica (tra cui gli operai della Cub di Monza, che ha subito
di recente una pesante intimidazione padronale con attacco incendiario), il
settore gomma-plastica. Queste le rivendicazioni dello sciopero: riduzione di
orario e di carichi di lavoro (così da poter anche assumere nuovi lavoratori);
aumento dei salari, sempre più inadeguati al mantenimento di condizioni di vita
dignitose; salute e istruzione totalmente pubbliche e di qualità; messa in
sicurezza dei territori e degli edifici pubblici; una rappresentanza sindacale
realmente democratica che garantisca parità di accesso e di agibilità sindacali
nei luoghi di lavoro, inviolabilità e piena libertà di esercizio del diritto di
sciopero; abolizione della legge Fornero e del Jobs Act; abolizione delle leggi
xenofobe che alimentano le divisioni tra i lavoratori.
Il 25
ottobre potrà essere il proseguimento di un percorso che quest'anno ha avuto
come prima tappa lo sciopero mondiale del 27 settembre, quando centinaia di
migliaia di giovani hanno invaso le piazze di 180 città italiane: manifestazioni
oceaniche che hanno visto la partecipazione di diverse realtà di lavoratori in
sciopero, tra cui realtà aderenti al Fronte di Lotta No Austerity, come i
ferrovieri della Toscana, gli operai della Sevel, gli operai della Pirelli, tanti
insegnanti. Da queste grandi piazze occorre ripartire, per rafforzare l’unità
di lotta tra lavoratori e studenti e per costruire, in prospettiva, un vero e
grande sciopero generale, quanto più ampio e unitario possibile, in grado di
rilanciare la lotta di classe nel nostro Paese e rispedire al mittente gli
attacchi dei padroni e dei loro governi. Per arrivare a questo obiettivo, è
necessario rompere sia con la vergognosa logica di collaborazione col governo
(che stanno portando avanti le direzioni di Cgil, Cisl e Uil) sia con la
pratica degli scioperi separati o meramente “propagandistici” delle direzioni
sindacale autonome. Il 25 ottobre saremo in piazza al fianco dei lavoratori in
sciopero per ribadire che nessuna fiducia va riposta nel governo Conte,
ennesimo governo di Confindustria e della Troika europea: si riparta dal
protagonismo reale delle lavoratrici e lavoratori contro tutti i governi dei
padroni!
Dipartimento sindacale del Pdac
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