Accorinti
getta la maschera
comunicato
stampa di Mauro Buccheri (Pdac Sicilia)
La
giunta comunale guidata da Renato Accorinti ha espresso fino ad oggi un'azione
politica fallimentare, così come riconosciuto da tanta parte della sinistra messinese
che aveva sostenuto la candidatura del sindaco “ecologista” ed aveva confidato
sul suo progetto di “cambiare Messina dal basso”. Il comunicato di alcuni
giorni fa in cui Accorinti prende le distanze dall'occupazione della ex scuola
“Pietro Donato” da parte di un gruppo di famiglie indigenti è stata la goccia
che ha fatto traboccare il vaso.
Ancora
una volta, come Partito di Alternativa Comunista (PdAC) ci rendiamo conto di
essere stati letteralmente gli unici - lo diciamo senza timore di essere smentiti
e non senza un pizzico di amarezza - a fare un'analisi corretta della
situazione, e non certo perché possediamo la sfera di cristallo, quanto perché
affrontiamo con rigore scientifico e con realismo la questione politica.
In
tempi non sospetti, infatti, in un clima di esaltazione generale negli ambienti
di sinistra, fra osannatori e sostenitori, più o meno acritici, del
“benecomunismo” in salsa messinese, avevamo spiegato che il programma di
Accorinti non costituiva affatto un programma di rottura col sistema
(contrariamente a quanto sostenuto persino da sedicenti gruppi “comunisti”).
La
constatazione che oggi il sindaco di Messina sia di fatto ostaggio del Pd, poi,
rende la sua azione politica ancora più inconsistente e legata alle logiche di
sistema.
Tanto
più in una fase in cui ormai le politiche locali, e persino nazionali, sono
sempre più subordinate agli organismi internazionali, e agli interessi delle
grandi lobby finanziarie, le politiche riformiste non fanno altro che spargere
ulteriori illusioni.
Unire
le lotte contro il sistema, costruire i rapporti di forza per ribaltare i
governi delle banche e instaurare governi dei lavoratori è l'unica strada che
spiana un futuro di benessere a quella maggioranza della società oggi
ferocemente sotto attacco. Invitiamo pertanto la sinistra messinese a rompere
con la giunta comunale e a costruire una vera alternativa dei lavoratori,
autonoma e di classe, che oggi non è rappresentata né da Accorinti né, tanto
meno, dalle forze politiche che lo sostengono.
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